Industria Farmaceutica: la mappa dei più importanti distretti italiani pronti al rilancio dell’occupazione giovanile
La presenza farmaceutica è fortemente concentrata in cinque regioni Lazio, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, che da sole determinano quasi il 90% dell’occupazione totale. La filiera produttiva farmaceutica del nostro Paese rappresenta un volano per l’economia nazionale.
Negli ultimi anni le imprese del farmaco si sono affermate sempre più come un motore di crescita fondamentale per il Paese. Con oltre 30 miliardi di produzione, l’Italia è leader in Europa, prima della Germania, nella manifattura farmaceutica. Il settore conta su oltre 60mila addetti e circa 3 miliardi di investimenti (dati Ipsos). E ha una composizione unica in Europa, costituita per il 60% da imprese a capitale estero con una forte presenza industriale nel Paese e per il 40% da aziende a capitale italiano sempre più internazionalizzate. La presenza farmaceutica è fortemente concentrata in cinque regioni Lazio, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, che da sole determinano quasi il 90% dell’occupazione totale.
L’Italia è un hub mondiale per la produzione di farmaci delle imprese a capitale UK e USA. Ma le eccellenze nostrane non mancano, come le piccole e medie aziende del conto terzi che lavorano per le grandi multinazionali del farmaco, un settore in cui l’Italia è prima in Europa con oltre 2 miliardi di euro di valore della produzione.
Lazio prima regione italiana per export farmaceutico
La farmaceutica è il primo settore industriale nel Lazio (circa 45% del totale), che resta prima regione italiana per export, a quota 8,6 miliardi, malgrado un calo del 14,6% rispetto al 2020. Gli addetti sono circa 16mila. Il polo farmaceutico laziale si concentra maggiormente nelle province di Latina e Frosinone, che detengono rispettivamente il 58% e il 37% di tutto l’export farmaceutico regionale. Il Lazio vanta la maggiore rappresentanza dei siti di produzione delle più importanti Big Pharma del prodotto finito: tra queste ricordiamo la Sanofi e la Catalent di Anagni, la quale ha acquistato recente notorietà per l’infialamento dei vaccini di AstraZeneca, Johnson & Johnson e Pfizer, l’Haupt Pharma di Latina, che ha avviato un progetto di riconversione di un reparto per l’infialamento dei vaccini. E tra le imprese in pista in questo settore ci sono la Patheon (gruppo Thermo Fisher Scientific) e la Biomedica Foscama di Ferentino, oltre alla Acs Dobfar di Anagni. Latina è rappresentata anche dagli stabilimenti di Janssen Cilag e BSP Pharmaceuticals caratterizzati da sofisticatissimi impianti tecnologici per la produzione di anticorpi monoclonali e farmaci citotossici.
Lombardia al top per imprese e addetti
La Lombardia è la prima regione italia per addetti (oltre 28mila) e per imprese (356). Ed è anche la seconda regione italiana per export farmaceutico che ammonta a 6,3 miliardi, in aumento del 13,4% rispetto al 2019. Da segnalare che in Lombardia sono presenti le più grandi imprese per la produzione di principi attivi (API), rappresentate in gran numero dagli stabilimenti del gruppo OLON e TEVA.
In Toscana ricerca all’avanguardia sui vaccini e farmaci
La Toscana con 7mila addetti è al terzo posto per export farmaceutico, pari a 2,8 miliardi. Con una forte crescita (+41,2%) rispetto al 2019. Tra le big italiane che hanno una lunga tradizione c’è soprattutto la multinazionale inglese GSK che in Toscana concentra la ricerca mondiale sui vaccini del gruppo (a Siena) e il più grande polo di produzione, in cui lavorano duemila persone (a Rosia, vicino Siena) e su cui ora sta investendo altri 18 milioni per modernizzare il processo produttivo del vaccino contro il meningococco B. A Firenze sono presenti gli stabilimenti di ELI LYLLI, per la produzione di Insulina e Molteni Farmaceutici, specializzata nella produzione di sostanze per il trattamento del dolore e delle dipendenze. Nel lucchese è presente Kedrion, specializzata nella produzione di derivati del plasma.
In Veneto la crescita più sostenuta dell’export farmaceutico
Il Veneto con circa 3mila addetti è al settimo posto per export (1,1 miliardi), ma è la regione che registra la crescita più significativa nel 2020 (+144%). Tra le più importanti aziende da segnalare sicuramente non possono essere non citate le aziende farmaceutiche Fidia (Abano Terme), la Lundbeck (Padova), la Zambon(Vicenza) e la FIS con due siti di produzione a Verona e Vicenza.